Scrivo queste parole di getto, dettate da quel compagno di vita che vorremmo non frequentare tanto spesso: il dolore.

E mentre scrivo, proprio in questo istante, dai primi piani del mio palazzo, salgono su lentamente fino qui delle tristi e malinconiche note di un pianoforte che piange insieme a me.

Non so che melodia stiano suonando, ma so solo che lacrima con me.

Oggi è mancata la cagnolina dei miei genitori. Era un Pinscher Nano, anziana e la cui salute cagionevole degli ultimi tempi l’aveva resa ancora più fragile del solito.

Sono qui a scrivere perchè mi sento sopraffare dal dolore. Mi sento quasi come se fosse così grande da non poterlo accogliere.

Sono qui a scrivere perché forse, inconsciamente, mi rendo conto del potere terapeutico delle parole e del riuscire a tradurre, in spazi e simboli, quello che sento dentro di me e che ora sembra voler più spazio.

Nella mia mente si accavallano ricordi e riflessioni, pensieri e sensazioni, mentre dai miei occhi sgorgano lacrime calde che si fanno più copiose a tratti, intervallate da un singhiozzare che talvolta non si arresta.

Vedo l’amicizia fra uomini e animali come un privilegio, a prescindere dalla durata di quest’amicizia.

Se avete avuto un animale nella vostra vita, o se l’avete ora, siete certamente dei privilegiati perché il vostro cammino qui sulla Terra è stato intrecciato a quello di cane, un gatto, un canarino o un altro animale.

E l’animale è un essere dal cuore puro. Un bambino ed un animale hanno lo stesso livello di purezza. Il bambino però cresce e si conforma alle cose del mondo, imparando forse a mentire, a sorriderti quando invece vorrebbe sputarti in faccia, ad abbracciarti quando invece preferirebbe non vederti.

L’animale invece resta uguale: le cose del mondo non lo tangono. Trascorre la sua vita senza mai proferire una parola perché non ne ha bisogno.

Noi anneghiamo in mari di parole, ma ad un animale basta uno sguardo; basta toccarti dolcemente con una zampina; basta agitare un po’ la coda. Alle volte un abbaio o un miagolio, ma è la purezza inalterabile del suo cuore a comunicare sempre e comunque.

L’animale entra nella tua vita portando dietro sé un forziere di tesori da regalarti: sorrisi, allegria, dolcezza, divertimento, amore, tenerezza, commozione. Nello stesso forziere, vi sono però responsabilità, preoccupazioni, paure, e ansie.

Il tesoro sta proprio in questo. L’animale ci regala un cerchio perfetto di emozioni, una vita a trecentosessanta gradi, uno yin e yang reale.

L’animale però ci regala ogni cosa solo in purezza. È come se appoggiasse ogni suo dono sul petalo vellutato di un loto rosa prima di darcelo.

Mai una bugia. Mai un falso complimento. Mai una critica ingiusta e cattiva fatta alle tue spalle. Mai un sorriso dietro cui si cela un odio putrescente. Mai un bacio che però nasconde un pugnale affilato.
Mai un atto di apparente generosità fatta solo per riscuotere consensi. Mai un favore elargito con un salato tornaconto.

La voglio ricordare felice quando correva spensierata abbaiando, con spavalderia, ai cani più grandi di lei.

La voglio ricordare quando abbaiava alle mosche e seguiva il loro volteggiare con aria di buffa sfida.

La voglio ricordare quando, con elettrizzante energia, amava inseguire una macchinina viola.

La voglio ricordare quando rincorreva le palline da tennis.

La voglio ricordare quando era lei a decidere quando darti confidenza e farsi accarezzare da te e mai il contrario.

La voglio ricordare quando correva a perdifiato giù per la discesa che porta al garage, per poi aspettarti a metà strada con negli occhi una punta di preoccupazione non vedendoti.

La voglio ricordare quando le facevamo gli scherzi nascondendoci dietro un muretto.

La voglio ricordare quando, generosamente ed incondizionatamente, mi diede conforto e compagnia dopo che dei ladri – un maledetto giorno – s’intrufolarono a casa mia per rubarmi quello che avevo.

Nei giorni seguenti avevo così tanta paura a stare sola che al pensiero di andare a dormire trasalivo. Ma la sua presenza, fedele e attenta, mi permise di riposare sapendo di avere vicino a me una compagna guardinga.

La voglio ricordare in tutte le migliaia di situazioni in cui seppe farci ridere regalandoci una comicità senza pari.

La voglio ricordare per tutti i nomignoli comici che le davamo e per i tanti giochi, sempre nuovi, che inventavamo e di cui lei era sempre un’entusiasta partecipante.

Da credente e con tanta fede in Dio, sento nel cuore – assieme al dolore quasi incontenibile – la gratitudine per aver potuto conoscere questa cagnolina che tanto mi ha insegnato.

Gratitudine per aver potuto vivere un’amicizia così pura. L’amicizia più pura.

fiore di loto

Dedicato a te, piccolina, che sei davvero un loto.