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Chinsukoo [ちんすこう]

Tradizionalissimi biscottini originari di Okinawa e molto simili, come consistenza, agli scozzesi shortbread. I chinsukoo hanno però la particolarità, secondo l`antica ricetta, a base di strutto.

Al giorno d`oggi però esistono anche versioni senza questo ingrediente. I chinsukoo sono un tipico お土産 omiyake (souvenir) da portare a parenti ed amici quando si torna dall`incantevole Okinawa.

Sakura-zensen [桜前線]

Significato Sakura-zensenIl Sakura-zensen 桜前線, letteralmente fronte dei ciliegi, è un vero e proprio meteo fornito dall’Agenzia Meteorologica Nazionale, riservato a questi amati fiori nonché un’istituzione a cui i giapponesi non rinunciano.

Il principio della fioritura di questi celebratissimi alberi comincia generalmente a gennaio, a sud e precisamente ad Okinawa, e coincide quindi con l’inizio dei bollettini quotidiani del Sakura-zensen, diffusi tramite televisione, radio, giornali e internet.
Attraverso gli aggiornamenti del Sakura-zensen, i giapponesi possono in questo modo seguire l’avanzamento della fioritura che da sud procede lentamente – petalo dopo petalo e sfumatura dopo sfumatura – fino a nord, ad Hokkaido e decidere dove recarsi per godere appieno dei paesaggi più evocativi e delle varietà di ciliegio preferite.

Una soffice e brillante nuvola rosa che, declinandosi in strabilianti sfumature a seconda del clima, accarezza dolcemente tutto il Giappone.

Yokan [羊羹]

e mizu- yokan [水羊羹]

Gli Yokan sono dolci tradizionali giapponesi. Si presentano come blocchetti di gelatina spessa preparati con pasta di fagioli azuki, zucchero e gelatina vegetale (agar-agar).

Esistono numerose varianti dello yokan a seconda della stagione, ma sono particolarmente apprezzati in estate in quanto molto rinfrescanti. La variante estiva è nota col nome di 水羊羹 mizu-yokan dove la parola “mizu” significa acqua dato che questo ingrediente è presente in quantità maggiori rispetto al solito.

Zunda [ずんだ]

Zunda di fagioli edamame

Composto cremoso ottenuto schiacciando fagioli di soia verdi (edamame) mischiati a un po’ di zucchero e sale. Zunda si usa generalmente per guarnire e farcire vari dolci tradizionali, oltre che a conferire un delicato aroma anche a preparazioni tipo budini.

Wa [和]

Armonia, pace, tradizione e stile giapponese

Al carattere sono assegnati i significati di armonia e pace, e sebbene questo naturalmente corrisponda al vero, WA esprime un concetto più ampio: è preferire l’armonia del gruppo a quella che il singolo individuo potrebbe raggiungere a scapito degli altri.

Significa smussare le proprie esigenze individualistiche a favore di un equilibrio comune e condivisoMa 和 WA è anche il carattere che compone l’antico nome del Giappone: 大和 Yamato. Ecco perché l’ideogramma viene impiegato molto frequentemente come suffisso per indicare tutto ciò che è tradizione ed è legato alla terra del Sol Levante. Ad esempio, la parola 和食 washoku letteralmente significa “pasto giapponese” e indica infatti la cucina strettamente tradizionale e sgombra quindi da influenze straniere, soprattutto di più recente introduzione.

Edo [江戸]

Tokio EDO

Immagine attuale di Tokio – Edo

Edo è l’antico nome di Tokyo, la capitale del Giappone.

Anko [あんこ]

Marmellata di fagioli azuki

Anko - Marmellata di azuki

Anko – Marmellata di fagioli azuki

Anko è una sorta di marmellata a base di fagioli azuki fatti bollire e poi zuccherati. È uno degli ingredienti cardine nella pasticceria tradizionale giapponese dove si presta spesso in veste di deliziosa farcitura in celebri dolcetti tipo i dorayaki, i daifuku oppure i taiyaki. Ritroviamo questa marmellata anche in numerosi dolci e snack cinesi e coreani. Esistono diversi tipi di anko a seconda di come essa venga preparata.

Le varietà più comuni sono: la 粒あん tsubu-an dove gli azuki vengono fatti bollire con lo zucchero, ma senza ridurli in crema; la 潰しあん tsubushi-an dove i fagioli bolliti e zuccherati vengono schiacciati fino ad ottenere una crema; la こしあん koshi-an che è una sorta di perfezionamento della tsubushi-an in quanto, dopo la bollitura, i fagioli dolci vengono schiacciati e poi passati attraverso un setaccio che ne rimuove le pellicine permettendo così di ottenere un composto cremoso ed omogeneo.

 

 

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